Ieri sono andato a votare, soprattutto per i referendum... Già prima del voto avevo una strana sensazione, percepivo che in qualche modo questi referendum assomigliavano alle elezioni del 6 aprile 1924 che sancì la vittoria del partito fascista...
Solo una analogia, certo, ma qualcosa di simile nell'aria c'è... Paura, timori infondati, idiosincresia leghista... Forse, resta comunque che mi dava fastidio anche il fatto che i più non capivano l'importanza di partecipare a questi referendum...
Comunque sia, qualche indizio in questa direzione ce l'avevo e continuo ad averlo... Quali?
Primo. Come mai gli italiani che vogliono un governo che governi, erano così assenteisti? Votare per l'abrogazione favorisce la formazione del bipartitismo e sostanzialmente eliminerebbe ciò di cui gli italiani continuamente si lamentano: il proliferare dei partitini... Chi allora li "ha convinti" a non votare i referendum? Hanno di colpo cambiato tutti idea? Strano!
Secondo: altra cosa che non capisco. Sul fallimento del referendum ci ha puntato soprattutto la Lega: possibile che gli italiani siano così felici di farla contenta?
Terzo. Arrivato al seggio (sezione elettorale 148 di via Giusti a Milano) colui che mi chiede i documenti mi domanda se intendo votare anche per i referendum... La cosa mi irrita perché semmai dovrei essere io a chiederlo non loro: la domanda puzza molto di "sollecitazione" visto che al seggio io sono presente... e per quale ragione avrei dovuto esserci se non per votare? La domanda in sé innocua aveva in sé un non so che di "provocazione"... al non voto. Insomma mi sembra che fosse un invito a lasciar perdere i referendum... Rispondo con fermezza e dico "certo"... E quello si mette a scrivere... L'altro collega, che non si era mai alzato e che aveva ben seguito la conversazione e non so cosa doveva anche lui scrivere, evidentemente duro di orecchi mi riformula la domanda (e fanno due), la terza (è una ragazza) arriva e si siede e riformula la domanda (e fanno 3!)... Io ho risposto solo alla prima e alla seconda, alla terza si sono risposti da sé... E io sono restato con una sensazione strana di aver vissuto qualcosa che non mi era mai capitata... Non solo le domande, ma che un numero così grande di persone si fossero occupate del mio voto... Ma non era finita...
Dopo il voto metto le schede nelle urne e ritiro i documenti, esco e con l'intenzione di non metterci più piede fino alle prossime elezioni... Non sono andato al seggio da solo, ma con un amico che molto più pignolo di me alla fine del voto, uscito dal seggio nel corridoio della scuola, controlla che sia stato posto il timbro sulla scheda elettorale e non lo trova... prendo la mia scheda e scopro che anche la mia scheda non ha il timbro... Rientriamo nel seggio e dal presidente del seggio ci facciamo mettere il timbro...
Non so cosa possa comportare il timbro o la sua assenza e se la sua assenza potesse favorire o rendere inverificabili eventuali brogli elettorali... Unite a questo il "teatrino" a cui ho assistito alla notizia "incredibile" che io volessi tutte le schede... e capite perché il tutto continua a lasciarci perplessi (me e l'amico)...
Io spero che la mia sensazione sia solo una sensazione... ma ora mi sento in obbligo di dirvi: andate a votare e votate quel che vi pare, ma non lasciate cadere nel nulla la possibilità di dire la vostra su qualcosa che nessuno ha il diritto di impedirvi di dirla (se non la vostra pigrizia, figlia della "disperazione"...).
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3 commenti:
Caro Mario, sono andata stamattina a votare e a me hanno spiegato chiaramente che le prime tre schede erano per il referendum, e l'altra per il ballottaggio tra Penati e Podestà. Ho chiesto quale percentuale di elettori si è recata al seggio, e mi hanno risposto di leggere sulla lavagna alle mie spalle la situazione di ieri sera alle 22. Ho potuto appurare una scarsa partecipazione, intorno al 23%. Ma nessuno ha cercato di "corrompermi" o mettermi in crisi. O coloro che erano addetti al tuo seggio erano inesperti, o forse hanno cercato di forzarti davvero la mano. Ma hai ragione, gli italiani devono capire che il voto o un referendum sono un DIRITTO e non un dovere o una scocciatura. Allora mi viene un dubbio...se gli italiani sono così pigri o indifferenti, non è che poi per forza hanno i governanti che si meritano? Che non se ne lamentino in seguito, poiché chi è causa del suo mal, pianga sé stesso!
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I due commenti odierni di UFO, sono effettivamente di Danila. Per una mancata cancellazione è apparso il nome di mio figlio. Chiedo venia!
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