Nella rilettura teologica dell’infanzia di Gesù,
sono gli stranieri, i magi che vengono dall’oriente,
quelli che lo riconoscono...
Sono i lontani, quelli per definizione fuori:
fuori dalla salvezza, fuori dall’amore e dalla custodia di Dio, fuori anche dalla speranza…
Con la narrazione di una breve storia l’evangelista Matteo ci presenta il ribaltamento della mentalità dell’esclusione, tipica di ogni religione!
Quel continuo bisogno di tracciare confini, di delimitare le appartenenze, di segnare il territorio...
È una logica nuova quella che è messa in campo con la nascita di Gesù:
quella dell’amore che attira a sé e agisce per contagio, senza paura…
dell’ultimo nuovo arrivato, del diverso, del lontano.
Gesù ha rivelato il volto di un Dio che sta tutto dalla parte di quelli che noi a vario titolo lasciamo fuori, dalla nostra vita, dalla nostra società, dalla nostra Chiesa…
le vittime della nostra paura...
Per la quale continuiamo a star dentro...
mentre Dio per mezzo di Gesù Cristo, nello Spirito santo... è lì fuori con loro... in una capanna.
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L'opera di Albrecht Dürer, maestro capace di mettere in comunicazione cultura nordica e italiana, è colma di allusioni e significati simbolici. Per una volta, dunque, l'invito è quello di soffermarsi sui tanti piccoli dettagli di un dipinto, che ne arricchiscono il significato. Non solo spesso ignoriamo il significato di molti di questi elementi, ma addirittura non li notiamo neppure, nella frenesia di uno sguardo avido.
L'episodio è ambientato in uno scenario di rovine: il vecchio mondo pagano crolla, e su di esso si innesta la novità del cristianesimo; tra le rovine spuntano dettagli di grande realismo, che dimostrano l'interesse di Dürer per la natura. Ma è interessante osservare quale sia il significato attribuito loro dagli studiosi: in primo piano, da una fessura del manufatto, forse una macina, su cui è seduta Maria, spunta un garofano, fiore che viene associato alla Passione per il suo colore rosso e i suoi frutti (i chiodi). Accanto ad esso, una farfalla: poichè essa si libera di un corpo terreno per spiccare il volo, è stata scelta come simbolo dell'anima, che abbandonato il corpo ascende verso Dio. Più a destra, un animale ancor più strano, il cervo volante, che per il suo aspetto inquietante è spesso usato come simbolo del demonio: nella storia del mondo, e anche in quella di Gesù, è sempre presente la tentazione.
Se infine osserviamo i tre magi, noteremo che uno di essi, quello coi capelli lunghi, presenta fattezze simili a quelle di Dürer, la cui immagine conosciamo grazie a numerosi autoritratti. Mi piace pensare che sia un invito a far sì che ognuno di noi diventi come uno dei Magi, si metta in cammino per riconoscere il Dio fatto uomo.
2 commenti:
Purtroppo la maggior parte degli stranieri oggi non viene certo per adorare Gesù, ma in cuor loro sognano di distruggere la Cristianità, attaccandola dal di dentro, visto che per oltre 1000 anni la Chiesa l'ha protetta (Lepanto, Vienna, Poitiers...) e difesa dagli attacchi che venivano da fuori. La Madonna delle Vittorie, che fece vincere i nostri padri nella battaglia di Lepanot, ci protegga!
Allora è proprio vero che la madre dei cretini è sempre incinta! Bestialità del genere, dettate più che da cattiveria (oso sperare), da una abissale ignoranza della storia della Chiesa e del suo cammino nell'attuare la legge fondamentale del Vangelo - dare la propria vita perché tutti diventino amici - appaino ancor più incredibili se si considera ciò che tu affermi di te nel tuo profilo: Mi chiamo Alessandra Consonni, sono nata a Lecco 43 anni fa. Sono sposata da cinque anni e vivo, insieme a mio marito, con una deliziosa cagnetta meticcia di nome Babe. Insegno qui al Collegio con un duplice incarico: come responsabile di un corso per il conseguimento della patente europea del computer rivolto a studenti del liceo scientifico e nella veste di coadiutrice di un esperimento pilota attinente l'area matematico-scientifica denominato "Progetto Euclide", accompagnando gli alunni che frequentano le medie inferiori in un percorso innovativo e creativo dell'aritmetca e della geometria. Sono laureata in Economia Bancaria e Finanziaria alla Cattolica di Milano. Malgrado trascorra giornate piene e affannose perché sature di impegni, amo la vita tranquilla, leggere e fare lunghe passeggiate. Adoro visitare piccoli borghi che hanno conservato nel tempo le loro caratteristiche peculiari sia nel paesaggio che nel rispetto delle tradizioni locali. In queste escursioni, accompagnata dalla mia famiglia, non manco di dar gioia al mio palato con cibi e bevande tipici, alla ricerca di ristorantini e osterie dove apprezzare la cucina del posto, ahimé con qualche guaio per la mia linea.
Comincio a capire meglio come mai l'Italia si sfasci ogni giorno di più, se questi sono i maestri del "sapere" rivoluzionario cristiano!
Nel giorno di santo Stefano, forse dovremmo reimparare come si difende fino al sangue (proprio!) la fede cristiana! Auguri.
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