A sostegno e in obbedienza alle sagge disposizione della Conferenza Episcopale Italiana,vogliamo aiutare a una scelta consapevole alle prossime elezioni politiche.
A questo riguardo trovo interessante quanto dichiarato dalla senatrice Paola Binetti. Quello che mi colpisce non è tanto il suo giudizio politico (e/o religioso), ma soprattutto la valenza culturale di quanto asserito.
Mi sembra che solo questo atteggiamento fondamentale, al di là della fatica quotidiana di attuarlo, sia capace di quella "missione" propria dell'agire del cristiano maturo che si fa lievito e fermento nella pasta per costruire una Storia finalmente nuova. È una posizione che va oltre una visione della fede nell'agire storico arcaicamente farisaica (cioè separata). E fa ben sperare per il nostro futuro al di là dell'esito contingente di queste elezioni.
(con il grassetto cerco di evidenziare quello che a me pare il guadagno culturale di appartenenza cristiana)
“Confermo con orgoglio la mia scelta personale di far parte del Partito Democratico, che considero la maggiore e migliore novità nel panorama politico attuale: la sua scelta di schierarsi dalla parte delle fasce deboli, con le positive politiche di contrasto alle nuove forme di povertà rappresenta per me una convinzione radicata e profonda”. È quanto dichiara la senatrice del PD Paola Binetti che aggiunge: “Il Partito Democratico, come grande partito popolare, prevede al suo interno posizioni che possono esser culturalmente diverse, ma che sono fortemente impegnate nello sforzo di trovare la migliore sintesi possibile per venire incontro ai nuovi bisogni emergenti dell’Italia. Di questo ha bisogno l’Italia: soluzioni concrete ispirate ad una creatività scevra di pregiudizi e volte ad affiancare quanti non hanno voce per esprimere il proprio disagio e la propria sofferenza, che spesso esplode nel momento in cui sperimentano la perdita del potere di acquisto delle loro pensioni dopo anni di lavoro intenso e faticoso. La profonda attenzione alle famiglie, l'insistenza nel venire incontro ai bisogni delle famiglie numerose con un piano organico di iniziative che vanno dalla rete dei servizi alle integrazioni economiche, dalle politiche a favore del lavoro femminile fino alla riaffermata esigenza di riprendere il progetto di edilizia popolare per garantire una casa per tutti”. “La campagna elettorale condotta da Walter Veltroni in queste ultime settimane – prosegue Binetti - ha rappresentato una chiave di lettura positiva dello stesso programma del Pd, di cui ha costantemente sottolineato in modo costruttivo lo slancio per attuare riforme coraggiose che coinvolgano i giovani, come una straordinaria risorsa di cui l’Italia dispone. Sono queste e molte altre le ragioni per cui la mia scelta per il Pd diventa ogni giorno più motivata e consapevole. Certamente – aggiunge - esistono temi e problemi come quello del riconoscimento individuale dei diritti delle persone conviventi per i quali c'è un desiderio di soluzione - come per altro abbiamo affermato lungo tutta la XV legislatura - anche se la soluzione che soddisfi tutti i requisiti non è ancora disponibile. Ma sarà cercata e sarà trovata, perché la centralità della persona, dei suoi bisogni e il riconoscimento dei suoi diritti non è in gioco. Ma per favore non se ne faccia il centro del dibattito attuale. Perché questo serve solo a chi vuole strumentalizzare il problema per confondere gli elettori e creare contrasti e conflitti con chi sta alla destra e chi sta alla sinistra del Pd!”. Conclude Binetti: “La laicità del Partito Democratico non è in gioco perché le due possibili derive, laicismo e clericalismo, sono sotto controllo e nessuno, io meno che mai, consentiranno spostamenti in tal senso. In questa grande avventura ho impegnato la mia professionalità di medico e di scienziato e le mie convinzioni più profonde: anche quelle di natura etica!”.
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