Ieri è stata la giornata dell’orgoglio cei!
L’orgoglio non solo è il più grave dei peccati ma proprio per questo rende ciechi… doppiamente ciechi: rispetto ai propri peccati e rispetto ai meriti altrui!
Infatti nella vostre tredici pagine di prolusione non c’è nessuna autocritica, nessun riferimento ai vostri errori, ai vostri insulti, alle vostre orgogliose condanne scagliate come pietre che lapidano l’anima… c’è solo, puro, diabolico, orgoglio…
Ne emerge un concetto di chiesa italiana, che si concepisce fuori dal mondo o comunque al di sopra di esso… una bella differenza con l’atteggiamento di Gesù che si tolse le vesti (non se le stracciò come fate voi caro Bagnasco & C.ei) e si piegò e inginocchiò ai piedi dei suoi sporchi discepoli e si mise a lavare i loro piedi, lerci e maleodoranti, senza turarsi mai il naso!
Non è quello che dite che ci preoccupa, che potremmo persino condividere, noi contrariamente da voi siamo per il dialogo come unica fonte di manifestazione storica della verità che viene dallo Spirito di Dio: è quello che vi ostinate a non dire che ci spaventa...
«Stare con il Papa, sempre e incondizionatamente» poi, e come state facendo voi, appartiene solo a quelle dimensioni “meschine” del carrierismo umano che niente hanno a vedere con l’atteggiamento di Gesù e la vera Tradizione (con la T maiuscola) della Sua chiesa che sceglie sempre e qui sì incondizionatamente solo l’ultimo posto del peccatore e della peccatrice…
Nessuno, tanto più nella chiesa come anche gli Apostoli insegnano, è quindi al di sopra di ogni critica e di ogni consiglio, tanto più se rimane vero che siamo tutti chiamati a dare ragione della speranza che è in noi... Critiche che tanto sono penetranti quanto più grande è la vostra impermeabilità ad esse, con una ostinata e orgogliosa sordità alla voce di Dio che viene dal Suo Popolo e a cui voi siete stati chiamati per servire e non per servirvene nei vostri piani politico-religiosi!
Per fortuna noi sappiamo, e questo ci riempie di speranza e di gioia, che questa che voi rappresentate, nonostante sembri il contrario per il clamore della ribalta, è una chiesa minoritaria, disperata, psicotica, che vede perdere giorno dopo giorno, grazie a Dio, i propri privilegi, perché rifiuta di farsi umile ancella e di mettersi in ginocchio in rispettoso ascolto senza sindacare sulla purezza del linguaggio di coloro che domandano di diventare figli!
E allora appare inaccettabilmente offensiva questa vostra eresia papalista e fideista che rifiuta alla fede, le ragioni di una speranza pensata, verificata, provata e soprattutto capace di dare ragione di sé nel proprio personale (e non dei propri membri!) vissuto concreto, facendosi serva e rifiutandosi di affidarsi ciecamente, sempre e comunque, perché anche contro la stessa “dottrina” della chiesa di Cristo, al comando di chicchessia…
So che la stragrande maggioranza dei cristiani che hanno il cuore rivolto a Cristo e al suo rappresentante in terra, il povero, vivono un’altra chiesa, un’altra comunione… e sappiamo che molti vescovi vivono questa dimensione… nel silenzio!
Credo che sia giunta l’ora che questi vescovi alzino la voce… Che questi vescovi che sono la maggioranza, che non condividono questo orgoglio mal riposto, vengano finalmente allo scoperto, riparando al loro peccato di omissione e gridino a gran voce il nostro “ora basta!”.
Signori rappresentanti-di-una-chiesa-che-non-esiste-da-tempo, toglietevi le vesti e scendete dalle vostre cattedre a forma di troni e fatevi servi veri, di una umanità il cui orgoglio state calpestando da troppo tempo!
L’orgoglio non solo è il più grave dei peccati ma proprio per questo rende ciechi… doppiamente ciechi: rispetto ai propri peccati e rispetto ai meriti altrui!
Infatti nella vostre tredici pagine di prolusione non c’è nessuna autocritica, nessun riferimento ai vostri errori, ai vostri insulti, alle vostre orgogliose condanne scagliate come pietre che lapidano l’anima… c’è solo, puro, diabolico, orgoglio…
Ne emerge un concetto di chiesa italiana, che si concepisce fuori dal mondo o comunque al di sopra di esso… una bella differenza con l’atteggiamento di Gesù che si tolse le vesti (non se le stracciò come fate voi caro Bagnasco & C.ei) e si piegò e inginocchiò ai piedi dei suoi sporchi discepoli e si mise a lavare i loro piedi, lerci e maleodoranti, senza turarsi mai il naso!
Non è quello che dite che ci preoccupa, che potremmo persino condividere, noi contrariamente da voi siamo per il dialogo come unica fonte di manifestazione storica della verità che viene dallo Spirito di Dio: è quello che vi ostinate a non dire che ci spaventa...
«Stare con il Papa, sempre e incondizionatamente» poi, e come state facendo voi, appartiene solo a quelle dimensioni “meschine” del carrierismo umano che niente hanno a vedere con l’atteggiamento di Gesù e la vera Tradizione (con la T maiuscola) della Sua chiesa che sceglie sempre e qui sì incondizionatamente solo l’ultimo posto del peccatore e della peccatrice…
Nessuno, tanto più nella chiesa come anche gli Apostoli insegnano, è quindi al di sopra di ogni critica e di ogni consiglio, tanto più se rimane vero che siamo tutti chiamati a dare ragione della speranza che è in noi... Critiche che tanto sono penetranti quanto più grande è la vostra impermeabilità ad esse, con una ostinata e orgogliosa sordità alla voce di Dio che viene dal Suo Popolo e a cui voi siete stati chiamati per servire e non per servirvene nei vostri piani politico-religiosi!
Per fortuna noi sappiamo, e questo ci riempie di speranza e di gioia, che questa che voi rappresentate, nonostante sembri il contrario per il clamore della ribalta, è una chiesa minoritaria, disperata, psicotica, che vede perdere giorno dopo giorno, grazie a Dio, i propri privilegi, perché rifiuta di farsi umile ancella e di mettersi in ginocchio in rispettoso ascolto senza sindacare sulla purezza del linguaggio di coloro che domandano di diventare figli!
E allora appare inaccettabilmente offensiva questa vostra eresia papalista e fideista che rifiuta alla fede, le ragioni di una speranza pensata, verificata, provata e soprattutto capace di dare ragione di sé nel proprio personale (e non dei propri membri!) vissuto concreto, facendosi serva e rifiutandosi di affidarsi ciecamente, sempre e comunque, perché anche contro la stessa “dottrina” della chiesa di Cristo, al comando di chicchessia…
So che la stragrande maggioranza dei cristiani che hanno il cuore rivolto a Cristo e al suo rappresentante in terra, il povero, vivono un’altra chiesa, un’altra comunione… e sappiamo che molti vescovi vivono questa dimensione… nel silenzio!
Credo che sia giunta l’ora che questi vescovi alzino la voce… Che questi vescovi che sono la maggioranza, che non condividono questo orgoglio mal riposto, vengano finalmente allo scoperto, riparando al loro peccato di omissione e gridino a gran voce il nostro “ora basta!”.
Signori rappresentanti-di-una-chiesa-che-non-esiste-da-tempo, toglietevi le vesti e scendete dalle vostre cattedre a forma di troni e fatevi servi veri, di una umanità il cui orgoglio state calpestando da troppo tempo!
1 commento:
Condivido molto quello che hai scritto , ma tempo che nessun vescovo accoglierà il tuo appello, è troppo comodo stare all' interno del sistema Chiesa ufficiale, e solo sottovoce, molto sottovoce dire che non si è d'accordo.
Mi spiace ma anche le gerarchie più illuminate non hanno mai brillato molto per coraggio nello scendere allo scoperto in modo chiaro, preferiscono sempre il gioco del chiaro scuro del dico ma non dico.
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