Supponiamo dunque che Dio somigli ad una casa
o ad un palazzo molto grande e bello
e che questo palazzo, ripeto, sia precisamente Dio stesso.
Può forse il peccatore scappare da questo palazzo,
per compiere le sue malvagità? No, di certo.
Per cui, è proprio dentro tale palazzo costituito da Dio stesso,
che vengono perpetrate tutte le abominazioni,
le disonestà e le malefatte che commettiamo noi peccatori.
È davvero una cosa tremenda,
che deve impensierire e al contempo risultare vantaggiosa,
a noi che sappiamo così poco
da non arrivare nemmeno a comprendere una buona volta
queste verità,
perché altrimenti ci risulterebbe impossibile
avere una sfrontatezza così insensata.
Consideriamo, sorelle,
la grande misericordia e la grande pazienza di Dio,
che non ci sprofonda lì stesso e immediatamente nell’abisso. Rendiamogli le più calorose grazie
e vergogniamoci di risentirci per qualunque cosa
si faccia o si dica contro di noi.
È infatti la peggior ribalderia del mondo
il constatare come Dio stesso nostro Creatore
soffra tanti affronti
da parte di creature operanti dentro lui stesso,
e poi lasciarci andare noi medesime a prendercela talvolta
per una semplice parola detta in nostra assenza,
e magari nemmeno con cattiva intenzione.
(S. TERESA D’AVILA, Il castello interiore, 6 MANSIONE CAP. 10,3 - trad. E. Martinelli)
o ad un palazzo molto grande e bello
e che questo palazzo, ripeto, sia precisamente Dio stesso.
Può forse il peccatore scappare da questo palazzo,
per compiere le sue malvagità? No, di certo.
Per cui, è proprio dentro tale palazzo costituito da Dio stesso,
che vengono perpetrate tutte le abominazioni,
le disonestà e le malefatte che commettiamo noi peccatori.
È davvero una cosa tremenda,
che deve impensierire e al contempo risultare vantaggiosa,
a noi che sappiamo così poco
da non arrivare nemmeno a comprendere una buona volta
queste verità,
perché altrimenti ci risulterebbe impossibile
avere una sfrontatezza così insensata.
Consideriamo, sorelle,
la grande misericordia e la grande pazienza di Dio,
che non ci sprofonda lì stesso e immediatamente nell’abisso. Rendiamogli le più calorose grazie
e vergogniamoci di risentirci per qualunque cosa
si faccia o si dica contro di noi.
È infatti la peggior ribalderia del mondo
il constatare come Dio stesso nostro Creatore
soffra tanti affronti
da parte di creature operanti dentro lui stesso,
e poi lasciarci andare noi medesime a prendercela talvolta
per una semplice parola detta in nostra assenza,
e magari nemmeno con cattiva intenzione.
(S. TERESA D’AVILA, Il castello interiore, 6 MANSIONE CAP. 10,3 - trad. E. Martinelli)
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