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lunedì 6 dicembre 2010

To the President of US


Egregio Signor Presidente Obama,
mi scuserà se le scrivo in italiano, ma non conoscendo l’inglese, preferisco scrivere nella lingua che conosco meglio. Certamente non le mancheranno chi potrà tradurle questa lettera – casomai capitassero su queste pagine. Da parte mia cercherò di scrivere in un italiano semplice anche a costo di ignorare lo stile.
Vorrei porre qualche domanda a lei che ritengo una persona capace di comunicare con tutti. Ovviamente se lo ritiene opportuno può consultarsi anche con il suo Segretario di Stato, la Signora Hillary Clinton o con chi vuole del suo staff.

Tutti sanno che gli Stati Uniti sono una grande democrazia. Che ha a cuore la democrazia non solo al proprio interno, ma nel mondo intero. Proprio per questa passione democratica, gli USA si sono impegnati anche militarmente ed economicamente in tutto il Pianeta.

Le rivelazione di WikiLeaks evidenziano però alcune contraddizioni di un governo come il suo che vuole definirsi amante della democrazia e della giustizia. Spero che questo non la faccia sobbalzare sulla poltrona e non venga preso come un atteggiamento ostile verso gli USA, cosa che sarebbe contraria alla mia indole.

Eccole le domande:

  1. Come si concilia con l’anelito democratico, il sostenere (politicamente, economicamente, logisticamente, militarmente…), Capi di Stato e di Governo che dai vostri stessi funzionari sono giudicati incapaci di governare, professionalmente, democraticamente e onestamente una Nazione? La lista è lunga e va da Berlusconi a Karzai passando per Mubarak e comprende quell’«imperatore nudo» di Sarkozy.
  2. Gli Stati Uniti si oppongono a politiche di Capi di Stato e di Governo come quello nord-coreano e iraniano: questo non è in contraddizione con il sostegno dato a governi e Capi di Stato altrettanto antidemocratici come quelli descritti sopra? Trova esagerato il mio accostamento? Non nella sostanza però: perché come può essere democratico un presidente arrogante e che si comporta da imperatore? Non crede che ci siano infiniti modi per essere antidemocratici e nemici della libertà?
  3. Non crede che il vostro comportamento verso questi Capi di Stato e di Governo offenda l’azione di milioni di loro concittadini onesti che credono negli stessi valori democratici e morali del Popolo americano e che quindi non possono non sentirsi traditi e ridicolizzati dalle vostre relazioni amichevoli con i loro governanti su cui condividete (qui sta il problema!) lo stesso giudizio negativo?
  4. Per essere democratici non basta essere eletti democraticamente, occorre anche governare democraticamente: a) Non crede che questo vostro modo di comportarvi sia una offesa allo stesso Popolo americano che l’ha eletta per difendere veramente e non solo a parole questi valori? b) Non crede che questo debba essere anche il criterio per definire “democrazia” ogni sistema politico? c) Non crede che dei cittadini abbiano il dovere di potere verificare sempre e comunque tutti gli aspetti della azione politica dei propri governanti? d) E non crede che da questo dovere morale ne scaturisca anche un diritto politico inalienabile?
  5. Il bene autentico di una Nazione non può che essere un bene per tutti gli abitanti della Terra e quindi per tutti gli Stati: a) Non crede che questa verità dovrebbe essere un principio fondamentale di ogni azione diplomatica? b) Non crede che sia negli interessi autentici degli USA, la difesa degli interessi autentici di ogni Nazione o Popolo? c) Come crede che questo bene possa essere custodito sostenendo Capi di Stato o di Governo incapaci o disonesti?
  6. Non crede che sia necessario rifondare un nuovo modo di costruire le relazioni diplomatiche delle Nazioni?
  7. Non crede che anche nelle relazioni diplomatiche, la verità e solo la verità può costruire la pace tra gli uomini e con Dio, rendendoci autenticamente liberi?
  8. Come crede che possa nascere un mondo migliore se le relazioni internazionali sono fondate sull’ipocrisia?
  9. Come può pensare che Capi di Stato e di Governo anche solo bugiardi, possano costruire un mondo migliore?
  10. Per bugia intendo anche nascondere la verità a coloro verso i quali si ha un debito di verità. Debito che nasce anche semplicemente perché ci hanno eletto a un posto di responsabilità: Non crede quindi che tra questi bugiardi ci sia anche lei e il suo Segretario di Stato?
  11. Io non chiedo come Julian Assange, le sue dimissioni, anche perché dovrei chiederlo a tutti i Capi di Stato e di Governo del mondo, compresi quei loro rappresentanti che siedono alle Nazioni Unite e che sono la cinghia di trasmissione delle ipocrisie dei propri rispettivi governi. E per questo trovo “logico” che lei e il suo governo li abbia fatti spiare nonostante accordi diplomatici che sappiamo ipocriti. Immorale ma perfettamente logico in un mondo dove l’immoralità politica ed economica e la menzogna regnano sovrane. Logico ma perverso. Ora invece di entrare nella logica dell’ipocrisia cadendo nel sospetto e nella diffidenza reciproca, non era meglio che un Grande Uomo come lei, stimato da tutti e che è a capo di una grande Nazione, spezzasse questo cerchio che si fonda sul principio anticristiano e antidemocratico che le nazioni e i popoli non possano essere veramente amici?
  12. Il peccato, il crimine di Julian Assange, è stato quello di aver fatto lui quello che avrebbe dovuto fare lei, Signor Presidente. Questo era il sogno degli americani, questo era il sogno di coloro che hanno gioito per la Sua vittoria nel mondo intero. Questo, Signor Presidente, è il sogno che lei ha infranto. Davanti a questo crimine (uccidere il sogno di democrazia e libertà e verità di interi popoli), non c’è pena sufficiente per poterla espiare. Non basterebbero mille inferni… A meno che… Lei dia finalmente un calcio a ciò che fino ad oggi è stato tra gli Stati e cominci anche nelle relazioni internazionali a creare uno stile nuovo di incontrarsi. Ora non crede che l’accanimento con cui date la caccia ad Assange sia la dimostrazione pratica che non avete nessuna intenzione di cambiare?
Grazie, Signor Presidente per avermi letto fin qui,
aspetto da Lei una prova concreta di cambiamento.
Cordialmente Mario

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