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giovedì 9 febbraio 2012

dePILiamoci

Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell'ammassare senza fine beni terreni.
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jpnes, nè i successi del paese sulla base del Prodotto Interno Lordo.

Il PIL comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.
Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l'intelligenza del nostro dibattere o l'onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell'equità nei rapporti fra di noi.
Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.
Può dirci tutto sull'America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani.

Quando e da chi è stato fatto questo attualissimo discorso? Cliccare qui per scoprirlo e da cui (grazie a un amico) l'ho copiato.

2 commenti:

maria sole ha detto...

Grazie a Dio ci sono i TUOI amici e ci sei tu che mi fai apprezzare sempre meglio quella parte di me che combatte un certo tipo "inquinamento" nella nostra vita che non ci permette di godere il nostro BELLO ed il BELLO altrui che esiste e che è nascosto dentro ognuno di noi ma viene mortificato dal "dover fare" per il cosidetto bene comune. Chi lo dice? Tutti coloro che interpretano e ci impongono il LORO bene comune, per la cosidetta EDIFICAZIONE DELLA CHIESA DI DIO, tentando di soffocare il desiderio di far emergere quanto di bello che esiste dentro di noi.
Grazie a Dio avere amici aperti a 360° serve a non confondere le tue idee, ma a desiderare sempre più che il bene vinca il male, forti di questa convinzione. Ti possono confondere ma solo temporaneamente perchè il Signore ci ricorda, se abbiamo le orecchie aperte, che sono i piccoli e i deboli che ci educano. A loro del PIL non gliene importa a nulla, GRAZIE A DIO

torrecivica ha detto...

Grazie a te. Se lo desideri puoi sfogliare il libro dePILiamoci a questo link.
Ma fammi sapere se hai bisogno di una copia.
Roberto Lorusso
http://www.ducinaltum.it/index.php?option=com_content&view=article&id=51&Itemid=2

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