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martedì 13 aprile 2010

Perché taccio!

Qualcuno mi scrive in privato, sollecitandomi a parlare delle calunnie rivolte al Papa sulla sua presunta copertura di sacerdoti pedofili. Insomma mi si chiede di difendere le ragioni del Papa e della Chiesa

Personalmente penso che l’unico modo di difenderLo è cominciare ad assaporare anche noi quel dolore amaro che hanno le parole e gli atti che sappiamo ingiusti e persecutori. Se non altro per essere un poco, (assai troppo poco), anche nel dolore concreto, in comunione con quelle vittime innocenti che “noi” come Istituzione ecclesiale, abbiamo perseguitato…

C’è un episodio dell’Antico Testamento dove Davide in processione trionfante è insultato (anzi maledetto, lui il prediletto di Dio!) da un tale. Gli altri vogliono farlo tacere e lui invece ordina di lasciarlo gridare perché – dice – quella voce, disumana, irrazionale, offensiva, calunniosa… forse (!) veniva da Dio (cfr 2Samuele 16,11).

Ecco, io vedo in queste “diffamazioni” (sperando che lo siano davvero: peggio sarebbe se non lo fossero) un dono della Grazia, una possibilità della Chiesa di espiare in silenzio, ciò che le sue colpe (e il Papa le ha elencate, e tra queste non si è a priori escluso) hanno fatto di umanamente irrimediabile nei cuori, nelle vite, di troppi innocenti. Espiare, per sé e per tutti.

Siamo a Pasqua e credere nella Resurrezione vuol dire credere nella logica della Croce. E Cristo era innocente e noi non credo che lo siamo come lui. Vuoi per aver sottostimato nel tempo il problema, vuoi per una certa sessuofobia, vuoi per il ruolo marginale anche della donna nella vita del prete (parlo affettivamente come fonte di equilibrio…), vuoi per la mancanza di discernimento vocazionale, vuoi per i pessimi programmi educativi, vuoi per l’abbandono concreto con cui un parroco si trova a gestire il proprio sacerdozio, vuoi per la vita staccata (non solo dalla gente ma anche dai chierici) di tutta la curia romana e vescovile (quante volte tu che mi leggi hai potuto parlare a tu per tu con un vescovo?), vuoi per questo clima ovattato e clericale dei dicasteri e delle curie, vuoi perché quando il Papa era cardinale non ha pestato i pugni sul tavolo e minacciato le dimissioni per obbligare G.P. II ad aprire gli occhi… la lista è lunga e senza fine, prima di parlare di persecuzioni cominciamo a parlare di quanto poco abbiamo fatto per non meritarcele: praticamente niente!… C’è forse qualcuno che invece si crede innocente come il Cristo? Ebbene come lui, si lasci in silenzio condurre al macello per il bene di tutti!

La difesa ad oltranza, sempre, ma soprattutto in questo caso, male si addice a coloro che sono all’origine, anche indiretta, per omissione, del male.
C’è uno spirito di vendetta? Dio mio, se ne hanno diritto… io mi stupisco che non mi abbiano ancora cavato gli occhi!

E in ogni caso il male fatto è troppo immenso per lasciarlo alle parole. Ciascuno può fare un esperimento su di sé – e mi scuso per l’esempio troppo forte – guardate un vostro nipote o vostro figlio e pensate che un giorno possa dirvi che il prete che più stimate, perché vostro direttore spirituale, consigliere, confessore abituale, ecc., ha abusato di lui…
Basta ascoltare l’immenso insostenibile dolore che si prova e ci si accorgerà che non ci può essere pace per un cuore nemmeno nella fede, perché è un crimine che la uccide. Se qualcuno l’ha conservata è stato veramente per un vero e proprio miracolo di Dio, altro che quelli di Lourdes…

Sì credo proprio che parlarne per difendersi, sia un’altra forma di violenza. Credo che qui più che mai serva il silenzio e la preghiera, oltre a fare concretamente tutto il possibile, ma veramente tutto, per riparare al danno fatto alle vittime. E provare a vedere come riuscire a manifestare una giustizia non spietata verso i loro carnefici: c'è una solidarietà crocifissa che un cristiano deve poter manifestare anche verso i propri boia... Fino ad ora questa non è ancora emersa e ha aggiunto dolore a dolore: provate a pensare ora alla madre di un tale uomo!

Per questo a questo post non sono permessi commenti (se proprio qualcuno vuole farlo mi scriva in privato alla email che trova nel mio profilo)…
Scusatemi ma a me ogni parola, davanti a tanto dolore, mi appare oscena. E ne ho dette fin troppe!… Lascio dire chi deve dire (e son sicuro che vorrebbe tacere, se non è scemo) e vivo la dolorosa grazia del dover e poter tacere…

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