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venerdì 15 maggio 2009

Itagliani di ieri e... oggi?


Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura.
Non amano l'acqua, molti di loro puzzano perchè tengono lo stesso vestito per molte settimane.
Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti.
Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci.
Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti.
Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l'elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti.
Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro.
Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti . Le nostre donne li evitano non solo perchè poco attraenti e selvatici ma perchè si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro.
I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali".
[...]
Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non contestano il salario.
Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell'Italia. Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione.

Il testo è tratto da una relazione dell'Ispettorato per l'Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, Ottobre 1912.

3 commenti:

Danila ha detto...

Ne ero al corrente, anche se non in modo così dettagliato. I miei nonni e prozii sono stati emigranti in America, e proprio perché veneti, e quindi ignoranti e tardi di comprendonio(sic!) ma gran lavoratori, sono stati assunti in aziende dove li facevano sgobbare almeno 14 ore al giorno. Erano gran risparmiatori, così potevano mandare gran parte delle loro entrate in Italia, alla famiglia che avevano lasciato, alle mogli, vedove bianche, e alla figliolanza. Ma lì dovevano accontentarsi di appartamenti fatiscenti, o baracche costruite a fianco delle aziende per le quali lavoravano. Ancor giovani, rientravano in patria, sicuri di poter vivere il resto dei loro giorni con il capitale accantonato e gli allora buoni interessi bancari. Ma erano invecchiati precocemente, sfiniti dal lavoro massacrante, e morivano presto, spesso affetti dal cancro, regalo dei posti di lavoro malsani.Quello che manca a quel rapporto è il fatto che questi esseri, descritti come sottospecie umana, entravano negli States con un documento di assunzione del datore di lavoro, altrimenti venivano immediatamente espatriati. Ad Ellis Island, di fronte a New York, c'è un museo dove si possono vedere immagini e leggere documenti al riguardo. Ma, a conclusione di tutto questo preambolo, se si legge solo la prima parte del documento che hai postato, pare proprio che vengano descritti gli attuali immigrati. E questo è il segno che l'ondata dei poveri si sposta verso lidi migliori, dove sperano in un tenore di vita più umano. Ma noi non abbiamo cambiato mentalità rispetto ad un secolo fa: siamo sempre duri di cuore, a occidente o ad oriente dell'Atlantico!! Non diamo domicilio agli stranieri nelle nostre città, li rispediamo sui loro barconi a morire da dove fuggivano la morte....mi sa tanto che abbiamo sfrattato anche Dio dal nostro cuore!!!

Mario ha detto...

Sfrattato Dio? Direi piuttosto gettato in pasto ad aguzzini che si divertono a stuprarlo e a umiliarlo... non dimenticare mai il "quello che fai a uno dei tuoi fratelli o sorelle è a me che lo fai!"... Per noi cattolici, così attenti all'ontologia, non sono solo le parole dell'istituzione dell'eucarestia che vanno prese in senso "reale"...

Per il resto è solo parzialmente vero quello che dici... E cioè, come studi anche recenti hanno pienamente dimostrato e mostrato... - e come si evince dal testo citato: I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali - la stragrande maggioranza degli italiani all'estero era "clandestina", cioè immigrata in uno Stato, violando espressamente le leggi e i regolamenti di quello Stato che regolavano il flusso e le condizioni dell'immigrazione!
E non mi risulta che a nessuno sia venuto in mente di domandare scusa di esserci comportati, per usare il termine in voga oggi, da "criminali"... E naturalmente, ieri come oggi, c'era chi sulla miseria di questi disperati italiani ci speculava abbondantemente... anche per interessi politici! (Non è un mistero che tutti i presidenti americani cercano l'appoggio del voto dei discendenti dei "criminali clandestini" per accrescere le loro chance di elezione)... ;o)

Danila ha detto...

Ma certo, caro Mario, la tua risposta è esatta!la Storia si legge da diverse angolature, a seconda dell'esperienza vissuta e dalla parte in cui l'uomo la guarda. Ci saranno stati sicuramente clandestini, ai tempi d'oro americani, ma i più - quelli che volevano lavorare seriamente - entravano con il lasciapassare del datore di lavoro, altrimenti...nisba!!! Gli altri si arrangiavano, esattamente come si arrangiano i nostri ospiti in Italia!! Hai ragione sul fatto che io sono stata molto soft, parlando di un Dio sfrattato dal proprio cuore, mentre è crocifisso ogni giorno nei fratelli non amati. Ma ho voluto scrivere "sfrattato", perchè una volta allontanato Dio dal proprio cuore, rimane solo l'indifferenza, la crudeltà, l'ingiustizia ed ogni altra cosa che non conosce Amore. Quindi la definizione di sfrattato, comprendeva ciò che hai aggiunto, più un'interminabile lista di aberrazioni. Il cuore, senza Dio, è arido, è un cuore che ha perso l'iniziale del Creatore (D) ed è rimasto solo (IO). Un cuore solo è un cuore incapace di amore per il prossimo e quindi pietrificato.

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