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martedì 16 dicembre 2008

1938-2008: la vergogna di ieri, le vergogne di oggi!

Repubblica.it - Il fascismo rivelò la sua anima razzista prima delle leggi razziali, ma la Chiesa non fece abbastanza per opporsi a "quell'infamia". Il presidente della Camera Gianfranco Fini torna a condannare duramente le leggi razziali, ma questa volta - a Montecitorio, in apertura del convegno "1938-2008: settant'anni dalle leggi antiebraiche e razziste, per non dimenticare" - sottolinea anche la passività della società italiana e della Chiesa cattolica contro la legislazione antiebraica.

[...] "Ho espresso un convincimento, direi quasi banale, non pensavo che potesse determinare delle polemiche politiche. Io mi riferivo al 1938 e non al 1942. Leggere dichiarazioni polemiche fa parte del quotidiano di un politico, ma io riscriverei il concetto che ho detto perché mi sono documentato e ho fatto riferimento ad un documento del Vaticano del 2000 sulla Chiesa e gli errori del passato".
[...] Fini usa parole dure, come "infamia", "odiosità" e "vergogna" per riferirsi ai provvedimenti varati da Mussolini: "La loro odiosa iniquità si rivelò in particolare contro gli ebrei che avevano aderito al fascismo. Ma l'ideologia fascista da sola non spiega l'infamia [...] c'è da chiedersi perché la società italiana si sia adeguata, nel suo insieme, alla legislazione antiebraica e perché, salvo talune luminose eccezioni, non siano state registrate manifestazioni di resistenza. Nemmeno, mi duole dirlo, da parte della Chiesa cattolica".

[...] Fare i conti con "l'infamia storica" delle leggi razziali per Fini significa "avere il coraggio di perlustrare gli angoli bui dell'anima italiana, sforzarsi di analizzare le cause che la resero possibile, in un Paese profondamente cattolico e tradizionalmente ricco di sentimenti di umanità e solidarietà".

[...] Tra le cause delle leggi razziali, ricorda il presidente della Camera, "c'è l'anima razzista che il fascismo rivelò nel 1938, ma già presente nell'esasperazione nazionalistica che caratterizzava il regime e la politica coloniale". E alla base della "mancata reazione della popolazione", continua, ci furono altri elementi, come "la propensione al conformismo" o la "possibile condivisione della popolazione, negata ma presente, dei pregiudizi e delle teorie antiebraiche, una vocazione all'indifferenza più o meno diffusa". Dunque, "denunciare l'inequivocabile reponsabilità politica e ideologica del fascismo non deve portare a riproporre lo stereotipo autoassolutorio e consolatorio degli 'italiani brava gente'".

[...] Il ministro per i Beni culturali, Sandro Bondi è convinto che l'applicazione delle leggi razziali del 1938 "fu permessa da un generale ottundimento degli italiani che in buona parte, per quieto vivere, non si esposero troppo a favore degli ebrei".

"La chiesa non prese una posizione sul massacro degli ebrei". "Un richiamo che apprezzo perché ricorda che il mancato pronunciamento ufficiale della Chiesa di allora contro la Shoah favorì il persecutore nazista" è il commento dell'ex presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane Amos Luzzatto alle parole del presidente della Camera Gianfranco Fini. "A tutt'oggi siamo nelle condizioni di dover dire che, a parte l'ipotetica enciclica di Pio XI, la chiesa cattolica non prese una posizione ufficiale sul massacro degli ebrei. E il silenzio - continua Luzzatto - rafforzò indubbiamente la possibilità del regime nazista di non doversi guardare le spalle. Quando deportarono gli ebrei romani è impossibile che in Vaticano non si sapesse".

Questi i silenzi di ieri... e quelli di oggi?

Il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi (Pdl), ha detto: "La Chiesa ha sempre con forza contrastato le leggi razziali, cercando di aiutare gli ebrei perseguitati anche a rischio della vita di numerosi sacerdoti, suore e laici. Questi sono i fatti, lo testimoniano le pagine dalla storia". Gli ha fatto eco Enrico Farinone (Pd): "Sul fatto che leggi razziali fossero un'infamia siamo d'accordo. Sul fatto che nemmeno la Chiesa sia opposta no. Generalizzare non serve". Secondo Renato Farina (Pdl): "Che la Chiesa non si sia opposta alle leggi razziali è una leggenda nera, e dispiace che il presidente Fini si adegui a questa versione della storia politically correct".

Questi i silenzi di oggi sulla storia di ieri! E quelli di oggi sulla storia di oggi?
...sic!

Approfondimento: i I testi delle leggi "razziali" di ieri qui e alcune di quelle "etniche" di oggi qui... aspettando una nuova Auschwitz? Esagero? guardate qua cosa scrive un italianissimo italiano...

Fini fa bene a dire quello che dice ed è anche coraggioso... Ma noi cominceremo a credere al suo coraggio solo quando comincerà a fare pulizia in casa propria: o si parla di ieri, per non parlare dell'oggi?

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