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martedì 27 gennaio 2009

L'Ultima eresia


Leggo su Repubblica.it di oggi:

Lucca dice basta ai ristoranti etnici. Il nuovo regolamento del Comune (guidato da una giunta di centrodestra) per bar locali e ristoranti, licenziato in consiglio comunale giovedì scorso, prevede che, nel centro storico del capoluogo toscano (inteso dentro ai quattro chilometri quadrati delle mura urbane) "al fine di salvaguardare la tradizione culinaria e la tipicità architettonica, strutturale, culturale, storica e di arredo non è ammessa l'attivazione di esercizi di somministrazione, la cui attività svolta sia riconducibile ad etnie diverse...

...E il Comune, nel varare il nuovo regolamento, ha pensato anche agli arredi che devono essere 'confacenti al centro storico stesso', e ha specificato che i locali devono fornire: 'sedie in legno, arredamento elegante e signorile anche nei dettagli', al personale che deve essere 'fornito di elegante uniforme adatta agli ambienti nei quali si svolge il servizio e dovrà 'essere a conoscenza della lingua inglese'.

Fin qui, in sintesi, la notizia...
E uno dice proprio il «Giorno della Memoria» ci propini una notizia così banale?
Già solo che banale non è! E tanto meno innocua, perché fa capire di cosa si alimenta (è il caso di dirlo) il razzismo, e come gesti apparentemente innocui, se non rispediti al mittente, poco a poco creano una mentalità a cui assuefarsi, dove anche ogni forma di razzismo anche il più mostruoso (ma è solo un modo di dire perché non esiste un razzismo non-mostruoso o meno-mostruoso di un altro!) può trovare prima o poi le sue giustificazioni...
Lentamente ma inesorabilmente, per salvare la propria identità culturale si soffoca quella degli altri...
E a quel punto tutto può diventare «ovvio»:
Negare l’olocausto, la shoah, le camere a gas;
Credere al «complotto ebraico»;
Usare come sciacalli le vittime palestinesi (di oggi e di ieri) per giustificare le vittime ebraiche (di ieri e di oggi)...
Rinchiudere, foss’anche in un hotel a 5 stelle - lo dico con ironia visto che qualcuno afferma che non-sono-lager - delle persone la cui sola colpa è la disperazione che li ha spinti a venire in Italia e di volere fuggire da questi presunti luoghi di villeggiatura (ti voglio vedere se non lo faresti anche tu!) diventa un’ovvietà...
Accettare i dogmi cattolici e (quasi) tutti i Concili ecumenici, diventa più importante di accogliere l’altro nella sua umanità altra dalla mia. Diventa più importante del diritto di ciascuno ad essere diverso da me, se non altro per l’obbedienza (di cui ciascuno è testimone) a quella verità che Dio consegna storicamente a ognuno di noi...
Ecco che cosa mi ha aiutato a capire la riflessione su questa notizia - lo so che sto dicendo qualcosa fuori dal comune, e forse culturalmente «nuovo»: non c’è sostanziale differenza tra un razzismo e un altro; tra una forma di razzismo e un’altra; tra una legge razzista e un’altra; tra questa legge del comune di Lucca e la legge hitleriana che istituiva i campi di concentramento...
Lo so che è dura ad ammetterlo e per certi versi sembra un’assurdità anche a me quello che sto dicendo, ma provate a rifletterci attentamente e vedrete che a ben pensarci, forse non ho tutti i torti: sostanzialmente nel razzismo non c’è mai, per usare un termine caro alla tradizione cattolica, «peccato veniale»!


Nota: la mia sottolineatura dell'obbligo della lingua inglese, non è a caso... trovate voi le ragioni...

22 commenti:

danila ha detto...

Caro Mario, hai ragioni da vendere! Non ho letto quell'articolo, ma la tua riflessione è perfetta! A New York, come a Londra e altre metropoli, si trovano ristoranti etnici, italiani, spagnoli, messicani, ecc. Una città cosmopolita deve offrire a tutti la scelta di ciò cui vuol cibarsi, ci mancherebbe altro!! Lucca vuol essere tradizionale? E' una città medievale e vuol mantenere quello stile? Allora cucini piatti del medioevo, e non nouvelle cousine, che è francese! Posso condividerne la scelta indicata e elegante dei mobili in legno, su uno stile classico, solo nei ristoranti tipici toscani. Tutto il resto è ciò che tu affermi: razzismo!! Riguardo alla lingua inglese, purtroppo e sottolineo purtroppo, ormai è diventata internazionale, compresa dai più. E, pensando a Babilonia, trovo giusto che ci sia la possibilità di comunicare tra popoli, servendosi di una lingua "ufficiale". Che sia inglese, francese, tedesco o cinese, quello che conta è comprendersi per poter comunicare. Senza peraltro anglicizzarci, americanizzarci. La lingua deve essere solo uno strumento di comunicazione, come il pc o qualsiasi altra diavoleria moderna. Non dobbiamo, nessun popolo deve, perdere le proprie radici, in particolar modo non deve succedere perché gli viene imposto. Questa è la mia opinione e sfido chiunque a farmela cambiare. Ciao ciao

chia ha detto...

caro mario,
devo dire che inizialmente il tuo modo così diretto di equiparare la legge di lucca con quelle di hitler mi ha un po' disturbato... ma, pensandoci bene, devo ammettere che condivido il fatto che ogni tipo di razzismo abbia in fin dei conti la stessa radice, che coincide con la negazione all'altro per qualsiasi motivo (qualsiasi razzismo) la sua propria digità umana, aprendo così lo spazio alla giusificazione della sua eliminazione (seppure magari non poi perseguita)... è la stessa radice che metteva in luce gesù, quando nel discorso della montagna diceva che chiamare uno "pazzo" aveva dentro lo stesso spirito omicida di quando si ammazza qualcuno per davvero...

cara danila,
seppur condivido la ragionevolezza dell'apprezzamento di una lingua condivisa, parlabile da tutti, in modo che appartenenti a comunità lingusitche diverse possano comunicare, bisogna ricordare che l'inglese non è la lingua più parlata nel mondo. lo è (forse) solo nel primo mondo... il che vorrebbe dire che tutta la fascia francofona degli immigrati, così come quella che parla spagnolo, non potrebbe lavorare a lucca...

caro mario,
sbaglio, o anch tu non potresti lavorare a lucca?!? :o)

Mario ha detto...

@Danila
Ah! ah! mi ha fatto proprio ridere la proposta di cibi medievali...
L'inglese l'avevo sottolineato per mostrare la contraddizione: cibi stranieri no! lingua inglese sì... Ci vedo una forte analogia con le leggi razziali naziste: la scusa era difendere la purezza della razza (che anche fosse vera sarebbe una bestemmia!)... ma il vero scopo era economico... il ché rendeva la bestemmia ancora più blasfema...

Mario ha detto...

@chia
Carissima, sapessi quanto ha "disturbato" me... e le dita volevano rifiutarsi di scriverle... ma alla fine ho dovuto arrendermi all'evidenza... del Vangelo!
Diciamolo chiaramente: se potessimo farlo e nessuno venisse a saperlo e nessuno ci mandasse in galera e nemmeno Dio se ne accorgesse e nemmeno la persone o i loro parenti venissero a saperlo e potessimo magari farlo senza essere costretti alla raccapricciante visione di assistervi direttamente, magari in una stanza buia piena di gas (!), o semplicemente schiacciando un bottone... Quanti di questi "bravi cristiani" si tirerebbero indietro?... E allora io dico approvare un tale regolamento potrebbe persino essere peggio... perché più ipocrita!

danila ha detto...

Caro Mario, sono contenta se ti ho fatto ridere, era quello lo scopo!! Un'ironica presa in giro per quella proposta insulsa del comune di Lucca! A Chia: so benissimo che l'inglese non è la lingua in assoluto più parlata, ma sicuramente è quella più usata nelle relazioni economiche, politiche, ecc. Basti vedere la terminologia del pc...e poi mi dirai se è in francese o in spagnolo!! Ma concordo con Mario nella discrepanza tra l'accettare una lingua straniera o non un ristorante. Riguardo la purezza della razza (termine che mi piace di più applicato su animali!), sapete che vi dico? Vorrei tanto che i popoli si unissero tra loro in matrimoni misti, al punto che, col passare dei secoli, non ci sarebbero più differenze di pelle, di cultura, di lingua o nazionalità ma.....è solo utopia!! Basterebbe fosse lo spirito ad unificarsi e allora, per come la vedo io, già non si vedrebbe colore della pelle, non nascerebbero discussioni antropologiche, e in ultima analisi, non si cercherebbe di globalizzare il mondo ad uso giocoforza occidentale. A partire delle Crociate, dalle conquiste e conseguenti eccidi di massa dei nativi precolombiani, fino al nazismo (non ho trovato un carattere più piccolo per farlo scomparire!!!!) ma anche attualmente, tra le tribù africane, esiste ed è esistita sempre questa sorta di prevaricazione che porta a distruggere, se non riesci a sottometterlo, l'altro, quello che consideri diverso, ma che diverso è solo nelle menti bacate. Fatemi dire una grande eresia, fatemela proprio dire: se anche Gesù non fosse venuto su questa Terra, la coscienza, il buon senso, l'intelligenza e l'amore che sono insiti in ogni uomo (così come l'esatto contrario, purtroppo), dovrebbero illuminare e far mettere in atto il discernimento: se l'altro è diverso per me, anch'io sono diverso per lui. Se io desidero distruggere te, anche lui potrebbe voler distruggere me. Che non abbiano voluto, a Lucca, dar ragione Oriana Fallaci, quando ha detto che l'Europa sta subendo un'invasione lenta e progressiva da parte degli extraeuropei, e che a breve scadenza comanderanno i Mori? E per questo corrono ai ripari? E anche se fosse? Avremmo quello che ci siamo meritati! Sto scherzando, naturalmente, ma con tanta amarezza nel cuore.

Martita ha detto...

lingua inglese......lingua inglese.....lingua inglese....... mah! Forse perchè ormai è la più comune e quella usata dalle maggiori potenze?.. mondiali, s'intende (quindi in politica, in economia, e chi più ne ha più ne metta..). E forse quindi per un bel tentativo di appiattimento? (della lingua e della cultura oltre che con i piatti per preparare la tavola??)

Martita ha detto...

P.S. dimenticavo... hai ragione pure tu mario a dire che chi parla francese o spagnolo sarebbe tagliato fuori, ma c'è anche il tedesco di mezzo... solo che, dandoti ragione, non ho mai sentito di immigrati (come li intendiamo noi) che parlassero tedesco...
viele Grusse
Marta

danila ha detto...

Auch zu dir, maine liebe Martita!! Mi spiace che proprio oggi, che è la giornata "per non dimenticare", si debba usare la lingua tedesca, che a suo tempo ha fatto danni irreparabili. Purtroppo non conosco l'hiddish nè l'ebraico, ma shalom (pace a voi) lo dico volentieri a tutti e nel mio cuore reciterò lo shemà Israel. Però ricordo che i tedeschi non erano tutti nazisti per scelta, ma per obbligo, così come i fascisti in Italia. grazie a Dio!!

August ha detto...

Purtroppo giungo troppo tardi per provarmi a risolvere l'indovinello... già svelato da Mario: "il vero scopo era economico". L'inglese è l'esperanto, la lingua standard parlata da turisti in linea di massima istruiti, colti e ricchi. Ciò spiega requisiti quali un "arredamento elegante e signorile anche nei dettagli" e un personale "fornito di elegante uniforme adatta agli ambienti". I locali etnici, se floridi, attirerebbero dalla patria le famiglie dei gestori, e poi forse gli amici, divenendo tra l'altro centri di aggregazione per extracomunitari e stranieri non desiderati. Una tea room costosa, esclusiva, chic sarebbe invece porto e approdo di tutt'altra gente. Così approvo senz'altro anche la tua intuizione, Mario, di un'analogia con le leggi razziali naziste: certo l'ordine di scala è diametralmente diverso, epppure la matrice sub-culturale è, se non la stessa, indubbiamente molto affine. E poi i lager non sono stati aperti da un giorno all'altro: da un odio atavico (ma fondato, come sappiamo, su solide invidie finanziarie) e istituzionalizzato da un partito si sono generate le prime rappresaglie (vetrine rotte, scritte antisemitiche sui muri), poi sono stati chiusi gli esercizi pubblici degli ebrei ed è stato precluso loro l'accesso ai locali ariani, qindi... in una crescente spirale di follia e di interessi.

"Lentamente ma inesorabilmente, per salvare la propria identità culturale si soffoca quella degli altri...". Anche su questo mi trovo molto d'accordo: mi è accaduto spesso di domandarmi perché tante persone sembrino riscoprire improvvisamente le proprie radici (politiche, religiose, etniche, culturali ecc.), cui a lungo sono state del tutto indifferenti, solo quando chi è diverso mostra e dà prova di amare le proprie. Un'identità non positiva, allora, ma negativa, oppositiva, che si ridesta e anzi si produce sempre e comunque avverso l'altro. Ciò che accadde, ad esempio, quando esplose la polemica circa la deposizione dei crocifissi dalle pareti delle aule scolastiche nostrane. Ipocriti che nel modo più blasfemo impugnavano il loro cristo egemonico-bianco-borghese e lo brandivano a mo' di arma contro Cristo. Lo so, divento duro e troppo attento alle altrui pagliuzze quando parlo così, ma a volte mi riesce difficile contenere la rabbia.

Infine, mi piace riprendere questa osservazione: "non c’è sostanziale differenza tra un razzismo e un altro"; nonché il commento di chia, che ne riscontra la radice nella "negazione all'altro per qualsiasi motivo (qualsiasi razzismo) della sua propria dignità umana". Razzismo, ergo, inteso non come xenofobia, ma come indeclinata discriminazione nei confronti di ogni forma di diversità. Un dato oggettivo, mi sembra: viviamo tutt'ora in una società profondamente normocratica, che vomita su ogni essere umano i propri desiderata per normalizzarlo, adeguarlo a uno standard che si spaccia per migliore o, peggio, si propina, sistematicamente e mediante pressioni cultural-mediatiche, come l'unico ammissibile. Quante forme di discriminazione conosciamo e potremmo elencare? Tante, troppe. E' aberrante, intollerabile che una persona debba soffrire per ciò che è.

Martita ha detto...

cara 'ntonia, la lingua non ha colpa!!!! Chissà quanti ordini atroci sono stati dati in inglese o in francese o... in italiano!!!!!!!

'ntonia ha detto...

La mia conoscenza delle lingue è scolastica, livello scarso, eppure ho amici del Marocco,Egitto,Colombia, Perù, Senegal, Romania, Polonia, Croatia, Kossovo ecc ecc. Non ho mai avuto problemi di relazione perchè ho cercato di avvicinarmi sempre con il cuore apertoe con tanta sensibilità.Alcuni sono stati a casa mia, con la mia famiglia. Racconto tutto questo non per sentirmi dire BRAVA, non mi interessa. Sono quegli incontri quotidiani che cerco di portare in pamiglia, parrocchia, per tentare di educare, purtroppo solo adesso che il Signore Gesù mi ha dato la grazia di comprendere qualcosa. Ma proprio inquesta piccola dimensione di vita che vengo a conoscenza di forma di razzismo, forse le peggiori perchè restano chiuse in un piccolo cerchio. Il fatto di Lucca, come i vari decreti degli ultimi tempi, sono preoccupanti perchè sono espressi dalle istituzioni che ci rappresentano, ma sono stati votati dalla maggioranza degli italiani e quindi mi preoccupo più del VICINO.Qualche esempio di lunedì 26 gennaio 2009: una ragazza originaria del Marocco è stata assunta a tempo indeterminato come addetta alle pulizie in un albergo qui vicino, prima del contratto le è stato fatto firmare una lettera di dimissioni senza data e in due anni di lavoro solo pochi mesi ha percepito lo stipendio dovuto e la 13^ non l'ha mai vista. Un ragazzo con famiglia (moglie e due figli piccolissimi) non percepisce lo stipendio da sei mesi, mentre gli italiani gli acconti li prendono; quando chiede i soldi per vivere riceve € 10 dal titolare con l'invito a licenziarsi, c'è solo un ma che in questo mese di gennaio 2009 deve presentarsi il foto segnalamento ed ha bisogno di presentare il contratto di lavoro.... Una ragazza rumena badante di una famiglia di tre persone non può mangiare a tavola con loro, ma solo dopo con quello che resta; non può usare il bagno in casa, ma quello sul ballatoio....
Dove voglio arrivare: non posso fare la rivoluzione, ma testimoniare nel quotidiano facendo conoscere questa quotidianità, combattendo con ogni mezzo perchè la mia famiglia, i miei amici, i miei conoscenti, il blog...... conoscano questi fatti
La mia impotenza, la tristezza che E' nel profondo del mio cuore la conosce solo LUI, è a LUI che affido le mie fatiche, tutto me stessa perchè la mia famiglia, la mia comunità, i miei amici, aprano il loro cuore. Siamo ipocriti ed egoisti, in fondo in fondo dobbiamo riconoscerlo che SIAMO COSI', perchè, altrimenti, tutte le persone che circolano nelle nostre chiese che si avvicinano all'altare e ricevere Gesù Eucarestia, nei nostri oratori, nei nostri conventi.... DOVE SONO E COSA FANNO!

Mario ha detto...

@Martita... condivido la tua osservazione... ma sbaglio o fai un po' di confusione con i nomi?
Sulla lingua non è 'ntonia ma danila che ha detto "...Mi spiace che proprio oggi, che è la giornata "per non dimenticare", si debba usare la lingua tedesca, che a suo tempo ha fatto danni irreparabili.".

... e sull'inglese come lingua di comunicazione io proprio non ne ho mai parlato: io ribadisco... non avrei niente da eccepire se non fosse in contraddizione con le premesse fatte dal Comune per giustificare tale obbrobrioso regolamento: quello di salvaguardare la "etnicità" luccana!. Il che mi fa venire più di un dubbio sulle vere ragioni di un tale regolamento... Cosa che ha ben spiegato e approfondito così bene anche August che ringrazio!...

Mario ha detto...

@'ntonia, non mollare e continua a portare avanti la tua testimonianza e la tua denuncia... Se nessuno ti ascolta... noi ti ascoltiamo e la tua testimonianza ci aiuta a capire meglio la realtà in cui viviamo e se non altro ci aiuta a svegliarci dal "sonno" in cui abbiamo addormentato le nostre coscienze...
PS: qualche "benpensante" (monaca e frate) mi ha fatto osservare che spesso i miei articoli e i post hanno un tono troppo (per loro) come dire "polemico"?... Ascoltando le tue testimonianze mi rendo conto che non lo sono abbastanza... che non sono ancora abbastanza inc...: quanto la "visione" di tanta ingiustizia esigerebbe! Mi sto accorgendo che forse il tempo "della mediazione", per usare un'espressione paolina (cfr lectio di Giuly), non solo "si è accorciato" ma si si sta "accorciando sempre di più"... Grazie!

danila ha detto...

Vorrei solo capire....mi pare che durante il nazismo non siano stati perseguitati ed oppressi solo gli ebrei, ma anche i rom e gli omossessuali. E non mi pare quindi che il problema di base fosse una certa "gelosia "nei confronti della ricchezza dei primi, cioè un fatto economico. La pazzia del nazismo è andata ben oltre... Riguardo le lingue, per me sono tutte uguali, che le conosca o no! fanno parte della cultura dei popoli e vanno tutte rispettate, come chi le parla. Stop

Mario ha detto...

@danila... certo hai perfettamente ragione... sai... anche nel "razzismo"... "la fame vien mangiando"... Un regolamento oggi, un regolamento domani e se nessuno reagisce... la cosa è fatta!

...Resto poi in attesa di sapere che fine han fatto i beni confiscati di questi poveri "cristi" portati ad essere ammazzati nei lager... senza contare che qualche industria si è arricchita grazie alla loro manovalanza gratuita... e le banche svizzere ne hanno "custodito" le protesi dentarie e non solo... e allora... :o[

danila ha detto...

Hai ben donde di disegnare una faccina triste! Ma mi pare che gli ebrei supestiti abbiamo tirato su le maniche e si siano rifatti egregiamente. I maggiori produttori americani, registi e attori (Kirk Douglas era un ebreo di stirpe slava) sono ebrei, molti gioiellieri lo sono, le editrici Elisabetta e Susanna Zevi, figlie del più conosciuto Bruno della Hoepli, sono ebree (mie compagne di scuola), molti negozianti famosi di Milano lo sono. In ogni luogo culturale ed economico, gli ebrei si sono fatti strada. Ma io li ammiro, non ne invidio le loro capacità imprenditoriali Sarebbe invece utle imitarli nella solidarietà tra loro. Se uno dovesse incontrare difficoltà nella vita, l'altro lo aiuta a rimettersi in piedi. Noi cristiani ne siamo capaci, o fingiamo piuttosto di non vedere, trincerandoci dietro un "non posso", "non è un mio problema, ho abbastanza da tirar avanti la mia famiglia" "ci penseranno le istituzioni pubbliche o la chiesa". Sono forse un po' severa con me stessa per prima, ma non posso che ammirare la solidarietà tra le famiglie ebree.

'ntonia ha detto...

Non ho fatto altri commenti se non quello di questa mattina e non conosco chi abbia usato il mio nome.
Comunque occorre restare con i piedi per terra. Non occorre dimenticare l'olocausto, amche se la politica Israeliana, ma forse non solo la loro, anzi senza forse, la politica attuale ci presenta il popolo israeliano come vittima. Occorre stare molto attenti perchè da vittima si può diventare persecutori o sfruttatori. Preferisco restare sul quotidiano e vediamo di cambiare insieme a chi ci sta vicino.
Non mollo Mario, faccio tanta fatica ma non mollo perchè vedere lo sguardo di chi è nel bisogno, di chi è sfruttato è troppo presente nella mia vita. Sono sempre stata così, anche se ora il mio sguardo è cambiato ancora e cerca di andare oltre. E' la speranza che faccio fatica a coltivare e mi rendo conto che per me il blog è il desiderio di essere una voce sconosciuta in un mondo che SEMBRA sordo e cieco.Sto cercando in biblioteca quel libro sui 36 giusti.
Ciao a tutti

Martita ha detto...

Ragazzi calmi, ho sbagliato nome! Che sarà mai! Erano anche le 6 della mattina.... perdono!

Mario ha detto...

@Martita
Ah! ah! perdonata... capita!

Quindi 'ntonia hai capito no? : nessuno ha utilizzato il tuo nome... solo ha confuso le carte...
(adesso tutti capiranno perché a prima cosa che faccio al mattino è... bermi un caffé... e fino ad allora non esistooooo)

Martita ha detto...

Grazie Mario,come sei buono.... :)
no no, io alla mattina parto subito in quarta... se dovessi trovare un momento in cui parlo di più durante il giorno è proprio appena sveglia! Infatti la mattina i miei non mi fanno nessuna domanda, a meno che non sia strettamente necessaria, perchè sanno che la risposta potrebbe occuparli per un po'! Il nuovo giorno che mi regala il Signore mi carica sempre... certo a volte vengono fuori di quelle stramberie come oggi!!! Scusami 'ntonia!

danila ha detto...

Beh, ragazzi! Anche se l'argomento è straordinariamente serio, siete riusciti a divertirmi! Una che confonde me con 'ntonia (avrà confuso i nomi, che diamine, tutti abbiamo capito lo stesso che si trattava di una risposta ad un mio commento! Ma credo che il fatto più importante sia il dialogo che sta nascendo tra noi e anche quell'uscire in po' da una timorosa riservatezza per aprirsi di più, esponendo i problemi personali che ci coinvolgono anche pubblicamente. (parlo del volontariato di "ntonia, che è a dir poco ammirevole. Brava davvero! anche per il fatto che non svolge la sua opera come un semplice dovere di cristiana, ma i problemi altrui li vive sulla sua pelle, come se le appartenessero e questa penso sia la vera condivisione.

'ntonia ha detto...

Ma io non avevo proprio capito , sono un pò lenta e mi accorgo che scrivere sul blog mi fa star bene e poi... devo prestare attenzione, la qual cosa per una instintiva come me E' UNA COSA GRANDE. Insomma mi educa...
Non cerco pubblicità, gratitudine o quant'altro. Cerco prima di tutto di comprendere, approfondire e divertirmi. Non ho una grande memoria per cui posso fare anche confusione e..... comunque la lectio di venerdì scorso era ...... davvero grande.
Grazie a tutti,

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