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domenica 1 marzo 2009

Patch Adams ... molto più di un medico.

La concezione della vita...


Ho scoperto quest'uomo quando ero molto piccola e inizialmente non capivo cosa facesse nella vita: se il medico o il clown. Poi ho capito... e due mesi fa gli ho spedito una lettera dove lavora. Che dire? Una commozione grande quando 15 giorni dopo mi arriva la sua risposta (ovviamente in inglese) piena di affetto e partecipazione alla mia vita, a me. Un grande uomo... per me uno dei pochi che merita l'epiteto di "GRANDE".

3 commenti:

Danila ha detto...

Grazie, Martita, per lo spezzone del magnifico film di Robin WIlliams! Magari i medici fossero tutti così attenti alla persona, invece molti (e grazie a Dio non tutti) considerano il degente alla stregua di un numero (quello scritto sul suo letto d'ospedale).

Martita ha detto...

Lui aveva un sogno e l'ha inseguito... io mangio pane e psicologia (e le altre scienze sociali) a scuola, ma di persone che le mettono in atto così ne sento sempre parlare poco!

Danila ha detto...

Mio suocero era medico. E' stato un buon medico, di questo ne sono certa. Ho amici medici, che si prendono a cuore le persone (medici ospedalieri e medici di famiglia), ma ho potuto constatare che altri sono indifferenti, pur svolgendo al meglio la professione, al dolore. Forse assuefatti dalla vista di tanta sofferenza, non ci fanno più caso? Per non parlare di certo personale paramedico che, oltre all'indifferenza, trattano male i pazienti. Visto e udito coi miei occhi durante un lungo ricovero di un parente. Saranno anche demotivati, meriterebbero compensi più adeguati ai loro studi e alla loro opera, però sono convinta che chi sceglie questa professione così delicata, dovrebbe averne una sincera vocazione, altrimenti si occupino d'altro! Ovvio che se ne senta parlare poco: pochi sono quelli che operano con il cuore, prima che con le mani!!!! ciao cara!

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